martedì 2 giugno 2009

Magdi Cristiano Allam

31/05/09
Non ho mai condiviso la prassi diffusa tra i nostri politici secondo cui non importa cosa dicono di te ma ciò che importa è che si parli di te. Sapevo per esperienza che è controproducente prendere parte a degli pseudo-dibattiti in cui, all'insegna della scellerata norma della par condicio, si diffonde la menzogna di una corretta informazione che si fonderebbe nel mettere sullo stesso piano tutto e il contrario di tutto, si mistifica la realtà disorientando la gente, accrescendo la sfiducia nei valori ed accentuando la distanza tra i cittadini e le istituzioni. Questa par condicio è figlia degenere del relativismo che ci vieta di entrare nel merito dei contenuti perché aprioristicamente si deve attribuire pari dignità a tutte le religioni, culture, valori e ideologie, nonché del nichilismo che negando la valenza dei valori finisce per abrogare il concetto stesso di verità, con il risultato di erigere sul piano mediatico un simulacro della realtà che è distante mille miglia dal vissuto della gente comune. Eppure ci sono nuovamente cascato, nella foga di comunicare il messaggio della mia partecipazione alle elezioni europee del 6 e 7 giugno come capolista dell'Udc nella Circoscrizione del Nord Ovest, accettando di partecipare alla puntata di Tetris andata in onda su La 7 venerdì scorso, dedicata al rapporto tra Stato e Chiesa.Ho potuto toccare con mano come ormai in questa nostra Italia se non sei a favore dell'aborto, dell'eugenetica e dell'eutanasia; se affermi la fede nella sacralità della vita, il rispetto della dignità della persona, la centralità della famiglia naturale, l'imperativo della crescita della natalità; se citi le radici giudaico-cristiane, i valori e l'identità che sostanziano l'anima dell'Europa, le regole che corrispondono a diritti e doveri per tutti; se non sei nichilista, relativista, islamicamente corretto, laicista, buonista e multiculturalista sostenendo che tutto e il contrario di tutto è vero, buono e bello a prescindere dai contenuti e dalle finalità; se non condanni aprioristicamente Israele, gli ebrei e il sionismo; se non ti schieri pregiudizialmente contro il cristianesimo, la Chiesa e il Papa, sei automaticamente bollato di fondamentalista, oscurantista, illiberale, razzista, imperialista e guerrafondaio. Ebbene non voglio più prestarmi a legittimare con la mia presenza la schiera degli aspiranti suicidi della nostra nazione e civiltà, purtroppo consistente in seno alla classe politica, alla magistratura, al mondo dell'informazione e dell'istruzione, nonché nelle differenti chiese cristiane.A costoro dico: svegliatevi dal sonno della ragione, guardate in faccia la realtà dei fatti senza mistificarla con filtri ideologici, vogliamoci del bene assumendoci la responsabilità di realizzare l'interesse generale, facendo ciò che serve per riscattarci dal baratro e prevenire il tracollo fintantoché siamo in tempo.Lezione della storiaTeniamo presente la lezione della storia: gli imperi e le civiltà sono finiti per cause endogene, quando è venuta meno la solidità del tessuto economico, sociale, culturale e valoriale; quando gli autoctoni hanno smesso di fare figli e a percepirsi come comunità rincorrendo i miti dell'individualismo, dell'edonismo, del materialismo e del consumismo, anteponendo la dimensione dell'avere rispetto a quella dell'essere; quando si è elargito a piene mani diritti e libertà a tutti senza chiedere in cambio l'ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole, riducendo la cittadinanza a un pezzo di carta straccia del tutto priva di un comune collante identitario e valoriale; quando essenzialmente hanno perso l'anima, cosificando la persona e appiattendo la felicità alla rincorsa spasmodica e ossessiva di beni materiali.Se ci guardiamo attorno constatiamo che il suicidio delle nazioni e della civiltà europea è già in atto. Nel 2020 in modo formalmente democratico il parlamento olandese, forte di una maggioranza di deputati musulmani, potrebbe proclamare la nascita della Repubblica Islamica d'Olanda. La Gran Bretagna si è a tal punto sottomessa al terrorismo dei taglia-lingua islamici in doppio petto che il primate della Chiesa anglicana, l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, e il capo del sistema giudiziario, Lord Nicholas Addison Phillips, hanno legittimato la sharia e ne chiedono l'adozione nel codice britannico, mentre migliaia di tribunali islamici sul territorio nazionale hanno già promulgato decine di migliaia di sentenze ispirate dal Corano. Nel sud della Francia i musulmani rappresentano la quota maggioritaria tra i giovani e in alcuni centri ci sono più moschee che chiese. In Italia la procura di Milano non ha visto, non ha sentito e non ha parlato quando migliaia di islamici hanno occupato piazza del Duomo lo scorso 3 gennaio. Ovunque in Europa se viene oltraggiato l'islam, Maometto e il Corano ci si indigna e si condanna; ma solo nel caso in cui si oltraggia il cristianesimo, la Chiesa e il Papa lo si ascrive alla libertà d'espressione. In Europa gli autoctoni fanno figli a un livello inferiore alla soglia di mantenimento della popolazione, che è del 2,1 per cento, e laddove si realizza l'equilibrio demografico lo si deve esclusivamente al più alto tasso di natalità dei musulmani. L'Italia è il paese con il più basso indice di natalità, l'1,18%, che significa che su 100 madri e 200 genitori nascono solo 118 figli, un dato che evidenzia la lacuna sia nel pareggiare il livello demografico sia nel garantire la sopravvivenza dello stato sociale. Ecco perché Gheddafi ha sostenuto che l'Europa diventerà islamica senza doverla sottomettere con le guerre ma grazie alla prolificità delle donne musulmane.Benedetto XVIÈ stato Benedetto XVI, quando nel 2004 era ancora il cardinale Ratzinger, a parlare di un "Occidente che odia se stesso", perché più incline ad assecondare le istanze altrui che a difendere la propria fede, cultura e valori. Gesù ci ha insegnato "ama il prossimo tuo come te stesso", dove l'amore per il prossimo e l'amore per se stessi vanno di pari passo, nella consapevolezza che solo se si ha l'amore lo si può donare. La nostra è invece un'Europa che si illude di poter amare il prossimo odiando se stessa. Il risultato è il suicidio e la resa. Noi ci preoccupiamo degli altri ma non ci occupiamo di noi stessi. Permettiamo agli altri di fare ciò che noi non facciamo. E se lo fanno gli altri facciamo finta che non sia successo nulla di grave, li giustifichiamo e talvolta li sosteniamo nella loro violazione della legalità; ma se lo dovessimo fare noi ci auto-incolperemmo dei peggiori crimini e considereremmo giuste le condanne che fioccherebbero dal mondo intero.Ecco perché è fondamentale che ci possa essere una corretta rappresentazione della realtà che un'informazione eticamente concepita può esprimere nel momento in cui privilegia il bene comune rispetto alla faziosità dilagante per ragioni ideologiche, politiche o più banalmente commerciali. Se sarò eletto nel Parlamento Europeo mi impegnerò affinché l'informazione corretta e responsabile sia accreditata come un diritto-dovere dei cittadini. Se in partenza si mistificano i fatti noi non potremo mai individuare il valore del bene comune né realizzare l'obiettivo dell'interesse nazionale. Proprio perché l'informazione svolge un ruolo vitale in seno alla nostra società e nel nostro mondo globalizzato come istituzione centrale sul piano dell'informazione e della formazione, è legittimo che al pari di altre istituzioni che operano in quest'ambito corrisponda alla sua funzione e alla sua finalità.
allam@ppec.eu

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