Per gli inglesi il Cav. è un latin lover mafioso che mangia pizza tutti i giorni
di Daniela Coli
14 Luglio 2009
Discutere di come ci vedono all'estero (mafiosi, puttanieri, imprevedibili, inaffidabili, cinici, cattolici, cafoni, codardi, mammoni, etc.) è il principale strumento retorico della politica italiana e poi ci arrabbiamo quando questi stereotipi ci vengono gettati addosso dai giornali inglesi e tedeschi, soprattutto d'estate quando i turisti devono scegliere dove andare in vacanza.Berlusconi sarebbe diventato per Beppe Severgnini il simbolo di nostri difetti all'estero, come se i politici britannici fossero asessuati e John Profumo con una escort in comune con un agente del Kgb in piena guerra fredda fosse il personaggio di un romanzo di Le Carré. I media stranieri riprendono i nostri stereotipi culturali, cinematografici, politici. In pieno miracolo italiano il cinema ha veicolato un'Italia povera, ma bella, con tanti vitelloni e divorzi all'italiana, un'Italia allo sbando, senza eroi, con maggiorate strapazzate e avventurieri alla Tognazzi. Negli anni '70 e '80, durante la "strategia della tensione", la fiction più vista del mondo è stata la Piovra e la mafia è diventata più nota della pizza dovunque. Excellent cadavers, un documentario della Bbc del 2005, è stato rimesso in onda questo giugno, mentre impazzava il reality di Repubblica e del Times sul premier sporcaccione, sciupatore di minorenni, utilizzatore finale di escort e quindi pericoloso per la sicurezza nazionale, europea ed occidentale. Excellent cadavers di Mario Turco è reperibile anche in dvd e si ispira al libro con lo stesso titolo poco originale di Alexander Stille, figlio di un'americana e di Ugo Stille, nato Mikhail Kamenetzky, fuggito in Italia dalla Russia bolscevica e autore con lo pseudonimo Stille di articoli antifascisti negli anni '30. Alexander ha studiato a Yale, insegna alla Columbia University e si occupa prevalentemente dell'Italia, dall'antisemitismo fascista, alla mafia a Berlusconi, adornato del cognome del padre direttore del Corriere.Excellent cadavers è la traduzione letterale di Cadaveri eccellenti, un film di Francesco Rosi del 1976, tratto dal Contesto di Sciascia, una visione apocalittica e discutibile dell'Italia degli anni '70, dove le Brigate rosse & C. ammazzavano poliziotti come Calabresi, direttori della Stampa come Casalegno e politici come Moro tra gli applausi della gauche. Negli Excellent cadavers della Bbc politica e mafia sono una sola storia da De Gasperi a Berlusconi: Giuseppe Ajala, guida narrativa del documentario Bbc, non parla di Mani Pulite, ma solo, velocemente, di cambio di sistema, per affermare che il centrodestra è il nuovo referente della mafia e immediatamente vengono proiettati pezzi, dove Silvio Berlusconi parla contro la magistratura. Lo spettatore global Bbc deduce che Berlusconi è un politico mafioso: nessuno spiega il ruolo della magistratura nella ghigliottina di Mani Pulite, con politici e imprenditori messi alla gogna, costretti a suicidarsi come Raul Gardini, Gabriele Cagliari, Sergio Moroni. La Bbc non menziona cosa accadde sullo yacht Britannia al largo di Civitavecchia nel giugno 1992, dove i British Invisibles, la confindustria della finanzia brit, si incontrarono con banchieri e manager italiani per decidere la privatizzazione del nostro sistema economico. Sergio Romano, sicuramente non antibrit e indubbiamente infastidito dai complottisti, ha concluso recentemente che non c'è stata privatizzazione italiana degli anni successivi in cui la finanza anglosassone non abbia svolto un ruolo.Se i media stranieri riprendono stereotipi creati in Italia, amplificandoli fino all'assurdo, i nostri media sono provinciali, italocentrici, incapaci di offrire analisi serie su quanto accade in Europa, negli Stati Uniti, in Africa, Asia, Medioriente. Media, cultura e politica sono concentrati da decenni solo sull'Italia, il fascismo, l'antifascismo, la guerra, il Pci, come in un teatro surreale, dove si gira e rigira sempre la stessa storia, con Pasolini, Sciascia e Berlinguer, mentre il mondo cambia continuamente. Crollano imperi, scoppiano guerre, emergono nuove nazioni come India e Cina e continenti come l'Africa. Barack Obama, figlio di un keniota, il cui nonno ha combattuto contro il British Empire, diventa il primo afroamericano presidente degli Stati Uniti e Repubblica, il giornale dell'intellighenzia scopre il gossip come atomica contro Berlusconi-Mussolini. Due mesi di Noemi in tutte le salse e di escort pugliesi come arma letale contro il Duce-Caimano-Padrino, colpevole di apprezzare il fascino femminile.Il reality messo su da Rep. dallo sventurato D'Avanzo, editor Ezio Mauro, e dal nuovo Machiavelli Scalfari, travolge anche il Times di James Harding, diventato un tabloid gossipparo londinese, con articoli tradotti dal maldestro Owen. L'autorevole Times, il prestigioso Times, finito come un giornaletto scandalistico qualunque. E poiché quando il pesce puzza, la testa è marcia, come dicono i brits fanatici del fish & chips, il supertycoon Murdoch proprietario del Times, viene preso con le mani nel sacco a fare intercettare dai suoi quotidiani telefonate e messaggi di ministri, viceministri (perfino quello di Gordon), attori, attrici, allenatori di calcio, etc. : uno scandalo che sta affossando il mito tutto italiano della correttezza british. Per non parlare del mito dell' intelligence brit, il cui nuovo capo è finito su Facebook ad opera della mogliettina, che ha spifferato tutto di lui, né della raffinata diplomazia anglosassone, con un membro finito fotografato a letto con due segnorine russe. Senz'altro due spie del Kgb, scrive il Times, dimenticando che il Kgb è finito con l'Urss e che gli inglesi amano cocktail di alcol e sesso. Insomma, se Veronica scrive a Repubblica per lamentarsi del marito premier assente, molto più inquietante è la desperate housewife del capo MI6 che ha messo il marito su Facebook, perché è evidente il pericolo corso dalla sicurezza occidentale col Regno Unito privo di controllo e con una intelligence tanto scoperta. Il Times, orfano delle Noemi e Patty varie di Rep., a fine G8 ripiega mestamente su Mrs. Brown, che ha scritto su twitter di avere rifiutato due volte il vitello all'Aquila. Forse Mrs. Brown s'illude che il vitello abbia qualcosa a che fare con i Vitelloni di Fellini.Speriamo imparino qualcosa i nostri finti inglesi, quelli ancora convinti dell' eccezionale eleganza del loden o della giacchettina di gomma trapuntata alla Prodi, quelli di Britannia vergine madre del liberalismo, nonché di parlamenti disciplinati e premier rigorosamente astemi. Ai nostri finti inglesi vorremmo ricordare Wittgenstein, figlio del re dell'acciaio di Vienna, accolto a Cambridge a braccia aperte. Wittgenstein aveva abitudini che spiazzavano gli inglesi, tutti ai suoi piedi. Permise all'inglesino David Pinsent di seguirlo in Norvegia in una capanna isolata per dirgli poi di andarsene, perché desiderava rimanere solo in mezzo ai fiordi. Ebbene, quando, dopo l'Anschluss, informarono Wittgenstein, sempre un po' distratto, che non poteva tornare a Vienna, perché era ebreo, rispose di detestare Hitler perché lo aveva condannato a diventare un finto inglese.
da l'Occidentale
da l'Occidentale
Nessun commento:
Posta un commento