sabato 1 novembre 2008

Elezioni USA


Elezioni Usa 2008/ Istruzioni per l'uso
Il sistema elettorale americano, i grandi elettori, il voto elettronico. Come si esprimono i suffragi nella più grande democrazia occidentale
Pubblicato il 30/10/08
Si dice che in Usa vota meno della metà della popolazione. In realtà le stime dell'affluenza sono sempre oggetto di grandi dibattiti perché spesso non è chiaro quando se ne parla se le cifre presentante siano calcolate sulla base della popolazione, della popolazione in età di votare o degli elettori registrati.
Si vota il 4 novembre oltre che per eleggere il Presidente, anche per rinnovare l’intera Camera dei Rappresentanti (435 deputati) e un terzo del Senato (la Camera alta conta 100 seggi in tutto).
Non solo la Casa Bianca: oltre alla sfida fra il democratico Barack Obama e il repubblicano John McCain che sta catalizzando l’attenzione del mondo, il 4 novembre è in palio negli Stati Uniti anche il potere legislativo.
Chi può votare
Per votare un cittadino americano deve essere iscritto alla lista degli “elettori registrati”, come repubblicano, democratico o indipendente (potrà poi ovviamente votare come vuole).
I termini di scadenza della registrazione variano da Stato a Stato.
L'elettore può recarsi ai seggi il giorno del voto.
Anche il sistema di voto (manuale, elettronico, tramite scheda perforata) varia da Stato a Stato.
In una trentina di stati quest’anno inoltre è possibile il voto anticipato (precedentemente richiesto): l'elettore si reca alle urne e vota come se fosse il 4 novembre; oppure può votare per corrispondenza o per email, anche qui le norme sono variabili.
L’orario di apertura dei seggi può variare a seconda degli Stati; in ogni caso i risultati affluiscono man mano che i seggi chiudono, da est verso ovest seguendo il fuso orario.
Gli ultimi risultati dunque dovrebbero giungere dalla California, dove i seggi chiudono alle 20, quando a New York saranno già le 23 e in Italia già le 5 del mattino.
Come si decide il presidente
L’elezione dei deputati e dei senatori avviene in scontri diretti (ci sono due senatori per ogni Stato, e un numero di rappresentanti (deputati) variabili a seconda della popolazione), vince ovviamente chi ottiene la maggioranza dei voti popolari in ogni scontro diretto.
L’elezione del Presidente degli Stati Uniti ufficialmente è indiretta: votano per lui nel mese di novembre i 538 Grandi Elettori scelti in ogni Stato. Questa antica pratica è pura formalità: ma significa che in ogni Stato si vota per eleggere un certo numero di Grandi Elettori, o voti elettorali.
Il numero dipende dalla popolazione dello Stato.
Per esempio la California ne ha ben 55. Tranne che in Maine e in Nebraska, dove i voti elettorali vengono attribuiti proporzionalmente, negli altri Stati chi vince il voto popolare fosse pure per una preferenza si accaparra tutti i Grandi elettori dello Stato.
Servono 270 voti elettorali per vincere la Casa Bianca quindi i candidati fanno i conti di quali Stati devono ottenere per avere il totale necessario, e di dove conviene loro fare campagna elettorale (inutile per un democratico fare campagna in uno Stato come il Texas “profondo rosso”, il colore repubblicano, o per un repubblicano spendere soldi in uno Stato “profondo blu” come il New York).
http://notizie.alice.it/esteri/elezioni_usa_2008_voto.html?pmk=nothpstr2

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