SCUOLA E UNIVERSITA’
TEMPO PIENO
Con l’introduzione del maestro unico e l’eliminazione delle compresenze si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno
In 5 anni ci saranno 5.750 classi in più con il tempo pieno.
Con la media di 21 alunni per classe, in cinque anni 82.950 alunni in più avranno il tempo pieno.
TEMPO PIENO
In 5 anni ci saranno 5.750 classi in più con il tempo pieno.
Con la media di 21 alunni per classe, in cinque anni 82.950 alunni in più avranno il tempo pieno.
TEMPO PIENO
Con l’introduzione del maestro unico e l’eliminazione delle compresenze si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno.
TEMPO PIENO
La sinistra dice che nelle scuole elementari verrà abolito o diminuito il tempo pieno. E’ assolutamente falso.
E’ vero invece che con il maestro prevalente e l’eliminazione delle compresenze (cioè due insegnanti per una stessa ora di lezione) ci saranno più maestri per aumentare il tempo pieno.
Quindi: già dal 2009-2010, 49.350 ragazzi in più usufruiranno del tempo pieno.
In cinque anni 3.950 classi avranno il tempo pieno.
NUMERO DEGLI ALUNNI
Dice la sinistra: gli alunni saranno 30 per classe. Assolutamente falso
Gli alunni saranno in media 18 per classe e potranno arrivare al massimo a 26 per classe.
MAESTRO UNICO
La sinistra afferma che con il maestro prevalente non sarà più approfondito l’inglese e diminuirà la qualità dell’insegnamento.
Invece la realtà è che al maestro prevalente saranno affiancati un insegnante di inglese e uno di religione.
E per di più occorre osservare che in tutti i Paesi d’Europa esiste il maestro prevalente.
L’anomalia dei tre maestri è solo italiana.
E quando fu introdotta, la sinistra si schierò con la stessa veemenza di oggi per impedire la riforma dei tre insegnanti.
INGLESE
TEMPO PIENO
La sinistra dice che nelle scuole elementari verrà abolito o diminuito il tempo pieno. E’ assolutamente falso.
E’ vero invece che con il maestro prevalente e l’eliminazione delle compresenze (cioè due insegnanti per una stessa ora di lezione) ci saranno più maestri per aumentare il tempo pieno.
Quindi: già dal 2009-2010, 49.350 ragazzi in più usufruiranno del tempo pieno.
In cinque anni 3.950 classi avranno il tempo pieno.
NUMERO DEGLI ALUNNI
Dice la sinistra: gli alunni saranno 30 per classe. Assolutamente falso
Gli alunni saranno in media 18 per classe e potranno arrivare al massimo a 26 per classe.
MAESTRO UNICO
La sinistra afferma che con il maestro prevalente non sarà più approfondito l’inglese e diminuirà la qualità dell’insegnamento.
Invece la realtà è che al maestro prevalente saranno affiancati un insegnante di inglese e uno di religione.
E per di più occorre osservare che in tutti i Paesi d’Europa esiste il maestro prevalente.
L’anomalia dei tre maestri è solo italiana.
E quando fu introdotta, la sinistra si schierò con la stessa veemenza di oggi per impedire la riforma dei tre insegnanti.
INGLESE
Lo studio delle lingue alle elementari non subisce alcuna variazione
RAZIONALIZZAZIONE DEL PERSONALE
Verranno licenziati 87.000 insegnanti: falso!
Non ci sarà nessun licenziamento. Si razionalizza il numero degli insegnanti rispetto al fabbisogno, non assumendone ulteriori.
E’ vero invece che in Italia c’è un docente ogni 9 alunni, in Europa uno ogni 13.
E’ vero anche che in Italia nella scuola ci sono 1 milione e 350.000 dipendenti e sono troppi.
INSEGNANTI DI SOSTEGNO
La sinistra afferma che diminuiscono gli insegnanti per i diversamente abili.
Al contrario, la realtà è che gli insegnanti di sostegno sono oggi 93.000 e rimarranno 93.000 anche in futuro.
SCUOLE DI MONTAGNA
La sinistra dice
Chiuderanno le scuole di montagna: falso!
Perché nessuna scuola sarà chiusa. Sarà invece unificato il personale amministrativo con un unico preside e un unico segretario per due scuole vicine (come previsto precedentemente dal governo di centrosinistra)
VOTO DI CONDOTTA
La sinistra dice
Si viene bocciati con il 7 in condotta: falso.
Vero: solo in casi assolutamente gravi (come il teppismo, il bullismo, la violenza all’interno della stessa scuola) si può essere bocciati con il 5 in condotta, ma perché questo possa essere possibile ci dovrà essere il consenso e il via libera del consiglio di istituto e di quello di classe.
L’UNIVERSITA’ ITALIANA: QUELLO CHE LA SINISTRA NON DICE
- L’università italiana produce meno laureati del Cile
- Non c’è un’università italiana tra le migliori 150 del mondo
- Ci sono 37 corsi di laurea con 1 solo studente
- 327 facoltà non superano i 15 iscritti
- Ci sono 5 università importanti con buchi di bilancio enormi (e sono i luoghi dove si protesta maggiormente) che avrebbero portato, se fossero state aziende, al licenziamento in tronco di chi le ha gestite per tanti anni
- Si sono moltiplicate cattedre e posti per professori senza tener conto delle reali esigenze dei ragazzi, aumentando la spesa in maniera inaccettabile
- 94 università più 320 sedi distaccate in posti non strategici
- In Italia abbiamo 5500 corsi di laurea, in Europa la metà
- 170.000 materie insegnate rispetto alle 90.000 della media europea
- Nel 2001 i corsi di laurea erano 2444, oggi 5500
- Negli ultimi 7 anni sono stati banditi concorsi per 13.232 posti da associato ma i promossi sono stati 26.000. Nel 99,3% dei casi sono stati promossi senza posti disponibili facendo aumentare i costi di 300 milioni di euro
- I ragazzi sono sottoposti ad un carico di ore di lezione triplo rispetto alla media europea per trovare giustificazione a corsi fatti solo per dare cattedre
NESSUNA TRASPARENZA NEI BILANCI
La sinistra non dice che
L’università italiana è ridotta malissimo e non c’è trasparenza nei bilanci
Il Governo al contrario vuole conoscere tutti i bilanci delle università e avviare controlli in 5 di queste con buchi in bilancio (Siena, Firenze, Pisa, Camerino, Urbino).
I bilanci devono essere comprensibili e pubblicati su internet
UNA PROTESTA SOLO POLITICA
- La protesta di questi ultimi giorni è una protesta politica che ha come obiettivo la lotta al governo Berlusconi, con la regia della sinistra e dei centri sociali
- Gli universitari bruciano in piazza un decreto che riguarda la scuola e non c’entra niente con l’università
n Tanto spazio mediatico a proteste che coinvolgono qualche migliaio di persone. Nessuno parla delle decine di migliaia di ragazzi che continuano a studiare a casa e a frequentare i corsi.
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