Per rispondere alle assolute falsità “sparate” in questi giorni dalla sinistra e riprese da tanti studenti che forse non sanno queste cose.
Scoprirebbero che i “tagli” chiedono sostanzialmente solo l’applicazione da parte delle regioni dei decreti “Bassanini” e “Berlinguer” ovvero scelte della sinistra che allora furono accettate, ma oggi vengono politicamente strumentalizzate dal PD, dalla piazza e da chi allora stava zitto e oggi protesta.
Sono “tagli” in termini assoluti? Complessivamente no, perché gli investimenti per la scuola non solo non scendono ma addirittura crescono perché - con i risparmi in alcune voci - si cerca di aumentarne altre.
D’altronde la demagogia la si vede dai manifesti. Ricordate che appena due mesi fa i muri d’Italia denunciavano con un manifesto del PD la presunta imminente chiusura di 1000 commissariati di Polizia per la nuova legge sulla sicurezza?
Non solo non ne è stato chiuso uno soltanto, ma oggi i sindaci e le forze dell’ordine hanno più mezzi e strumenti per combattere la criminalità e l’immigrazione clandestina.
Tornando alla scuola, ricordate che (in Piemonte) solo tre settimane fa si diceva (e si scriveva tre volte al giorno su LA STAMPA ) “chiuderanno centinaia di scuole montane” ecc.ecc.?
Non è vero verranno semmai “accorpate” solo dal punto di vista amministrativo.
Lo stesso vale per i “100.000 insegnanti licenziati”.
NON E’VERO, non verrà licenziato NESSUNO ma bisogna pur capire che nelle scuole elementari oggi in Italia c’è un insegnate ogni 9 alunni e in Europa ogni 12 mentre questo ciclo scolastico che prima era considerato eccellente a livello europeo oggi è ad un livello molto più basso, come da indagine OCSE.
Chi poi critica e urla per i “tagli” all’Università vada a scoprire i NUMERI del fallimento attuale dell’Università Italiana, con 37 corsi di laurea CON 1 (UNO!) SOLO STUDENTE, oppure le 327 facoltà con meno di 15 alunni.
Ci rendiamo conto degli sprechi? Perché non è un caso che NESSUNA università italiana sia tra le prime 150 del mondo e la prima italiana (Bologna) sia solo al 194° posto… Forse qualcosa da rivedere c’è.
Ho letto anche documenti seri di insegnanti preoccupati di evidenti ingiustizie e di mancanza di risorse.
Cose vere, da verificare e discutere con serietà perché il decreto Gelmini senz’altro non è perfetto e andrà man mano verificato ma rendiamoci conto che il momento che attraversiamo è unico: il mondo economico e finanziario è al panico, siamo un paese con il decifit pubblico al 104%, OGNI ITALIANO SPENDE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 4.346 EURO ALL’ANNO ( i tedeschi 3.150 !).
Marco Zacchera
Nessun commento:
Posta un commento